La Suprema Corte, preso atto del fenomeno socialmente sempre più diffuso della convivenza prematrimoniale, ha voluto in tal modo riconoscere la rilevanza dello stesso in tema di assegno divorzile considerando che, nel particolare caso di specie, la beneficiaria dell’assegno aveva lasciato il lavoro, d’accordo con il futuro marito, proprio durante la convivenza prematrimoniale.
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La Corte di Cassazione, orbene, anche al fine di evitare il consolidarsi di filoni giurisprudenziali sull’argomento, ha espresso il principio di diritto secondo cui “è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio” .
Lascia un commentoTribunale di Perugia (sentenza del 2018) Corte d’Appello di Perugia – conferma Corte di Cassazione – conferma La moglie, che ha contribuito alla formazione e consolidamento del reddito e del patrimonio del marito, ha diritto all’assegno divorzio (seppur “a tempo”) anche se lavora, essendo gravata di mutuo ipotecario contratto a seguito della separazione. Si conoscono giovanissimi, neanche ventenni, entrambi operai. Si sposano, lei continua il lavoro da operaia mente lui, anche con il sostegno morale ed economico di lei, prova a mettersi “in proprio” ed apre una ditta. Dopo i primi durissimi anni, la ditta dopo una ventina d’anni diventa…
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