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La moglie perde il diritto all’assegno di mantenimento se non fornisce prova di essersi inutilmente attivata nella ricerca di un lavoro

Tribunale di Perugia (sentenza del 2021)

La moglie perde il diritto all'assegno di mantenimento se non fornisce prova di essersi inutilmente attivata nella ricerca di un lavoro

La moglie di età relativamente giovane (40 anni) perde il diritto al mantenimento se non fornisce prova di essersi inutilmente attivata nella ricerca di un lavoro.

Lei casalinga, lui titolare di una ditta edile.

Con ordinanza presidenziale viene riconosciuto alla moglie un mantenimento pari ad € 300,00 oltre all’assegnazione della casa coniugale.

Nelle more del procedimento la ditta del marito entra in una pesante crisi tanto che nel giro di poco cessa l’attività.

Il Tribunale con sentenza definitiva rileva il drastico peggioramento delle condizioni economiche del marito originariamente obbligato e lo solleva da ogni onere contributivo a favore della moglie.

Lo stesso Tribunale rileva, altresì, che la signora, di appena 40 anni, versa in uno stato di colpevole inerzia non avendo dimostrato, su di lei incombendo il relativo onere probatorio, di essersi inutilmente spese nella ricerca di un’occupazione lavorativa.

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